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Perché abbiamo bisogno di più donne che piangono su Internet

Genitorialità
Aggiornato: Originariamente pubblicato: Stephanie Hanrahan's selfie with a neutral facial expression Per gentile concessione di Stephanie Hanrahan

Una settimana prima di questa foto, ho chiesto al mio migliore amico perché ce ne fossero così tanti pianto blogger su Internet.

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Ho letteralmente riflettuto sul motivo per cui qualcuno dovrebbe prendere a autoscatto durante il loro momento più vulnerabile e condividerlo con il mondo. Era ricerca di attenzione? Non c'era nient'altro da fare mentre soffrivo che girare il tuo telecamera alla modalità ritratto?

Ora ha senso per me.

Si scopre che non esiste una buona foto per accompagnare le notizie difficili tranne una onesta.

Per gentile concessione di Stephanie Hanrahan

Questa ero io pochi istanti dopo aver appreso che avevo bisogno di un'isterectomia. Se ci fosse stata una macchina fotografica a portata di mano, questa sarei stata io il giorno in cui il cuore di mio marito si è fermato, o ai miei figli è stato diagnosticato l’autismo, o quando sono sopravvissuta ad abusi, aborti spontanei o a qualsiasi altro mio errore.

Sono imbarazzato da come appaio qui, ma non mi vergogno di come mi sento.

È più facile pubblicare la nostra felicità anziché le nostre difficoltà. Siamo una società di persone che scorrono velocemente e talvolta il dolore delle persone ci fa dimenare (o dobbiamo fermarci ed esaminare il nostro).

Ma la verità è che il silenzio mi ha sempre fatto stare male.

Per gentile concessione di Stephanie Hanrahan

Quindi ecco una foto di me nel peggiore dei casi, e probabilmente il mio meglio più autentico. È per ogni donna che abbia mai pianto nell’armadio per un tradimento, un parto morto, una violenza sessuale o un bambino con bisogni speciali. Ho il cuore spezzato e sono triste qui, ma va bene perché so di non essere solo.

Ad un certo punto ci siamo sentiti tutti così: feriti e impotenti. Lo so perché non c'è modo di attraversare ininterrottamente un mondo distrutto. Ci sarà carino. Ci sarà anche dolore.

E penso che l’unico modo per sopravvivere sia iniziare a mostrare il nostro vero sé (e i selfie) agli altri.

Per gentile concessione di Stephanie Hanrahan

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