Taglia la tutina e altri permessi per le neo mamme

I neo genitori desiderano molte più cose: dormire, docce calde, pasti consumati con due mani, biancheria pulita/piegata/riposta e ho già parlato del sonno? Essendo io stessa una nuova mamma, sono arrivata a rendermi conto che qualcosa di cui la maggior parte dei nuovi genitori (soprattutto le mamme) non ha più bisogno è un consiglio cliché. Abbiamo tutti sentito le stesse cose:

Dormi quando il bambino dorme. Ummmm… se lo faccio, chi controllerà quanti Mi piace ha ricevuto il mio post su Facebook sull'esaurimento? Avanti, priorità.

Dormi allenati/non dormire allenati subito/mai/quando sono più grandi/mentre sono giovani. Che ne dici di ubriacarmi e risolvere problemi di calcolo? Sembra confuso quanto vagliare i consigli sull'allenamento del sonno. Meglio ancora, presterò attenzione ai segnali del sonno del mio bambino e poi “dormirò quando il bambino dorme”.

Preoccupati del bucato più tardi, il tuo bambino non sarà un bambino per sempre. Esattamente quante paia della mia biancheria sporca sei disposto a indossare?

Non importa quanto il consiglio possa essere ben intenzionato, nel mondo profondamente personale della genitorialità, serve principalmente alla persona che dà, non a chi riceve. Ciò include i consigli che sto per condividere con te. Anche se, si spera, lo troverai leggermente più rilevante (e umano) di quello della tua prozia Mildred, 'Risparmia la verga, vizia il bambino'.

Vorrei essere il primo a riconoscere l'ipocrisia di dare consigli in un articolo che li critica. Ecco perché ti incoraggio a pensare alle seguenti informazioni non come 'consigli' da seguire, ma invece come 'permessi' che sei incoraggiata a concederti, neo mamma.

1. Taglia la tutina. Ecco la scena: la tua straordinaria, incredibile, brillante, perfetta neonata ha appena fatto saltare il pannolino. Tipo, l'ho fatto esplodere sul serio. Ed è tutto finito. Insomma, davvero dappertutto. Per qualche breve istante pensi di infilarle la tutina sopra la testa. Poi pensi di metterglielo sulle spalle. In un modo, il tuo bambino avrà la cacca in faccia. L'altro, ti diventa tutto addosso.

Concediti il ​​permesso di tagliare la tutina. Costa $ 35? Lezione appresa: non comprare vestiti costosi per bambini. Li cagheranno letteralmente addosso. Smettila. Era il tuo preferito? Avviso spoiler: una volta era il tuo preferito, ora è coperto di cacca. Smettila.

Pale verso i piedi, ovviamente.

2. Allattare goffamente in pubblico. Se non stai allattando, vai al punto 3. Oppure leggi questo e prova segretamente un senso di sollievo per il fatto che il concetto di “gestione dei capezzoli” non fa parte della tua routine quotidiana.

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Mai hai già mostrato i tuoi capezzoli a uno sconosciuto a caso ? Accadrà spesso adesso, ed è giusto sentirsi in imbarazzo o a disagio per questo. Se sei come me, quel disagio entrerà in conflitto con la tua dea della terra, femminista moderna, autorizzata a nutrire mio figlio dove voglio sensibilità. Queste due cose vivranno in tensione.

Qualcuno potrebbe effettivamente dirti qualcosa. Qualcosa del tipo: 'Dovresti coprirti' o 'È indecente'. Quando ciò accade, tuo figlio, con il latte che gocciola dalla sua piccola bocca sporca, probabilmente si sbloccherà, si girerà e fisserà lo sconosciuto. Questo atto farà sì che il ficcanaso indesiderato abbia un posto in prima fila per l'Ungested Nipple Show; non fa altro che aumentare l'imbarazzo.

Ad un certo punto, durante la mia prima allattamento in pubblico, pieno di arroganza, ho detto: 'Vorrei che qualcuno mi dicesse qualcosa!' In verità, spero che nessuno mi dica mai niente perché è imbarazzante e io sono goffa e il mio bambino spesso si stacca dal capezzolo e si dimena, lasciando scoperti me e il capezzolo che perde. Nonostante quanto ti sembri non sessuale, e indipendentemente dalla veemenza con cui credi nel tuo diritto di allattare in pubblico, puoi comunque essere imbarazzato.

Non lasciare che questo ti impedisca di farlo, però. Allatta goffamente in pubblico. Hai superato la scuola media, vero? Puoi gestire l'imbarazzo. Diventa più facile e il lato positivo è che probabilmente avrai meno acne in questo caso.

3. Dubitare significa non farlo. Sto rubando questo mantra a Oprah e te lo do. Ottieni un mantra! Ottieni un mantra! Tutti ricevono un mantraaaaa!!!

Abbiamo la grande fortuna di vivere con una sola ricerca su Google lontano da quantità illimitate di informazioni. Non potresti leggere tutte le informazioni a tua disposizione sulla genitorialità se lo volessi, e questa è una buona cosa. Sono troppe informazioni.

Vuoi sapere dove trovare le migliori informazioni su come prenderti cura di te e del tuo bambino? Lasciami cercarlo su Google: il tuo istinto. Seguitelo. Se non riesci a sentirlo, hai troppo rumore. Troppe distrazioni.

Taglia Internet. Non rispondere alla chiamata di tua madre. Non chiedere consiglio al tuo amico. Smetti di leggere le bacheche (per l'amore di Buddha, smetti di leggere le bacheche) .

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Non esiste una filosofia genitoriale in grado di soddisfare tutte le tue esigenze. Nessun bambino è uguale al tuo. Nessuna madre è uguale a te. Trova una comunità di persone che ti aiutino a rafforzare la tua fiducia come madre. Unisciti ai gruppi Facebook che ispirano e affermano il tuo stile genitoriale. Vai ai gruppi di supporto postpartum. Crea per te “il villaggio” di cui hai bisogno. Fai tutte quelle cose perché, dannazione, essere genitori è difficile. Fare la madre è difficile. Avrai bisogno di quella comunità quando ti senti un po’ traballante, ma nel momento in cui una di queste cose non ha senso, spegnila. Scollegare. Smettila di andare. Almeno finché non avrai avuto abbastanza tempo per attingere al tuo istinto. Dubitare significa non farlo.

Se qualcosa non ti sembra giusto? Non lo è.

Hai voglia di qualcosa di diverso rispetto ai tuoi amici di mamma? Forza.

Abbi fiducia in te stessa, mamma. Ignora i consigli indesiderati. Compreso il mio.

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