Perché non riesco a decorare la cameretta del mio bambino

Ormai probabilmente avrai sentito parlare della notizia Chrissy Teigen e la straziante perdita del figlio Jack da parte di suo marito John. Non riesco a spiegarlo del tutto, ma la loro perdita mi ha scosso più di quanto pensassi, perché si tratta di una coppia che non avevo mai incontrato prima.

Ma io non riesco a smettere di pensarci . E il suo non solo io . A giudicare dai social media, anche molte altre persone si sentono così.

E giusto per dirlo, se sei una delle persone che le ha fatto commenti direttamente, o con qualcuno in realtà, che avrebbe dovuto mantenere la cosa privata o avrebbe dovuto gestirla in un altro modo, per favore accetta il mio grande dito medio e gentilmente smetti di leggere qui. Non puoi scegliere il modo in cui qualcuno piange e affronta le proprie perdite.

Se avesse accolto suo figlio nel mondo, avesse potuto vederlo vivere e crescere e poi lo avesse perso, nessuna persona l'avrebbe colpita per il suo lutto. A parte i tuoi sentimenti (intrinsecamente sbagliati), il fatto che questa coppia molto pubblica sia così aperta riguardo alla loro perdita e al loro dolore, sta permettendo ad altre coppie che stanno attraversando qualcosa di simile di non sentirsi così sole e avere la sensazione che parlarne non sia così tabù. Quindi siediti, stai zitto e fanculo il tuo doppio standard.

Io divago…

Ho passato gli ultimi due giorni cercando di capire perché mi ha colpito così tanto. Perché la perdita di qualcun altro mi fa sentire come se avessi bisogno di una giornata di salute mentale? Come se fossi io quella che ha bisogno di rannicchiarsi con mio marito e mia figlia e tenerli vicini a me senza mai lasciarli andare?

Penso che la semplice verità sia questa: sta vivendo la paura più grande che ho con la mia attuale gravidanza.

Il suo bambino è stato classificato come un bambino miracoloso e, in qualche modo, dopo aver superato quella che molti considerano la parte 'spaventosa', lo ha comunque perso.

Entrambi i miei aborti sono avvenuti nelle prime dodici settimane della loro piccola vita. Non ho mai saputo il loro sesso. Non siamo mai arrivati ​​a nomi specifici per loro. Li abbiamo persi prima ancora di conoscerli davvero. Ma li abbiamo amati lo stesso.

Immagino che Chrissy avesse iniziato a immaginare una vita con il suo bambino in crescita. Gli ha dato un nome. Probabilmente aveva iniziato a sentirlo scalciare e singhiozzare. E poi, all'improvviso, ha dovuto dire 'ciao' e 'arrivederci' allo stesso tempo.

macchie dell'età dell'olio essenziale

Il cuore di mia madre si spezza davvero per lei. Per Giovanni. Per i loro figli. Per quello che stanno passando tutti. Non sono stato lì specificatamente, ma mio Dio, posso entrare in empatia. Voglio solo abbracciarli fino all'ultimo.

E poi penso a me stesso. E questa gravidanza. E quanta paura ho avuto riguardo a ciò.

Finalmente mi sono sentita a mio agio a quasi sei mesi di gravidanza nel condividere le nostre notizie sulla gravidanza con le persone. Fino ad allora, mi agitavo o avevo un attacco di ansia al solo pensiero che uno sconosciuto o un vicino mi vedesse o mi chiedesse se ero incinta. Dirlo ad alta voce mi sembrava di renderlo reale, e se in qualche modo fosse scomparso ed fosse stato 'reale', il dolore sarebbe stato ancora peggiore.

Ma se devo essere totalmente onesto, anche dopo essere arrivato a un punto in cui mi sentivo a mio agio nel condividere la notizia con persone al di fuori della nostra famiglia immediata, c'era ancora un seme di dubbio che questo sarebbe realmente accaduto per noi.

Quando hai subito molteplici perdite, è difficile accettare il bene come tale: buono. È più difficile affrontarlo giorno dopo giorno perché la preoccupazione e i “e se” si insinuano nel tuo cervello senza sforzo. Nonostante i calci e il singhiozzo attuali, ricordo ancora il sangue, le contrazioni e il buco nel mio cuore lasciato dal bambino venuto prima.

Vedere qualcuno che è riuscito a superare la parte 'spaventosa' e poi perdere il proprio bambino fa emergere tutte le paure di cui sono imbarazzato. So che ciò che accade a qualcun altro non ha alcuna relazione con ciò che accade a me e alla mia ragazza in crescita. Ma non importa quanto lo dico a me stesso, non posso respingere quei semi di dubbio.

'Se può succedere a lei, o a chiunque altro, potrebbe succedere a me.'

Avere assistito alla sua testimonianza molto reale, aperta, onesta e dannatamente coraggiosa del suo crepacuore mi ha aperto gli occhi su quanto sono ancora spaventato. Non posso ancora fare a meno di sentirmi come se stessimo aspettando che l'altra scarpa cadesse a volte.

nomi voodoo per i maschi

Mi siedo e mi chiedo perché non riesco a sistemare nulla per la nostra figlia che presto arriverà e spesso attribuisco il fatto al fatto che non ho tempo (o non mi sono concesso il tempo) tempo) per concentrarsi sulla preparazione. Con Addison, ho iniziato a lavorare al suo asilo nido a 14 settimane. Eravamo pronti per il suo arrivo due mesi prima che lei entrasse nelle nostre vite.

Per questa gravidanza ho un fasciatoio. Questo è tutto. Un fasciatoio. Seduta nell'angolo di quella che sarà la sua stanza. Niente di più. Non è perché non ho tempo. Sono fermamente convinto che se è importante per te, troverai il tempo. E so che è importante per me, quindi non è affatto questo.

Onesto? È il semplice fatto che sono ancora così terrorizzato. Non sono ancora sicuro che ce la faremo. C'è ancora una parte molto brutta di me (che sicuramente vorrei non fosse lì) che non vuole costruire un bellissimo asilo nido e uno spazio per nostra figlia nel caso in cui ci succeda qualcosa del genere.

Non posso andare in ospedale e andarmene senza di lei. Non posso tornare a casa in una casa dove lei non esiste. Non posso passare ore a rendere perfetta una stanza della nostra casa per lei e non farla mai vedere.

Non riesco a fare altro che posizionare un fasciatoio nell'angolo della stanza. Per adesso.

Condividi Con I Tuoi Amici: